giovedì 7 giugno 2012

Un po' di vocabolario (2)


estilo milonguero Il tango (v. voce) viene ballato in molti modi diversi, detti ‘stili’. Lo stile milonguero è quello più tradizionale, o almeno quello che più si rifà alla tradizione, musicale e non solo. Insomma, in un certo senso è il più ‘filologico’. È caratterizzato dall’abbraccio chiuso (v. voce abbraccio), il che limita in un certo senso i movimenti, consentendo però un contatto particolarmente intimo con il partner, al quale ci si appoggia con tutta la parte superiore del busto. I movimenti sono generalmente molto misurati, raramente le gambe sono sollevate da terra: è un modo di ballare sinuoso e elegante, intimista. Viene data una grandissima attenzione alla musica, che è soprattutto quella delle orchestre ‘classiche’ degli anni Quaranta.

estilo salon (anche tango salon) – Lo stile salon viene ballato con un abbraccio aperto o semiaperto (v. voce abbraccio), in modo da consentire movimenti abbastanza ampi e fluidi, senza imporre ai ballerini una vicinanza fisica prolungata. Coreografico e d’effetto, è lo stile più diffuso in Europa, dove per cultura è difficile avere un profondo contatto fisico con partner che spesso non si conoscono neppure.

mirada – Letteralmente, è lo sguardo che i ballerini si scambiano per scegliersi prima di una tanda (v. voce). Viene seguita dal cabeceo (v. voce), il cenno del capo che costituisce la conferma da parte di entrambi i ballerini di voler danzare insieme.

musicalizador – È il dj del tango, detto anche tj (raro): colui che mette la musica. E mettere la musica è un’arte, con precise regole da seguire. Costruire una tanda (v. voce) e quindi una serata è un affare delicatissimo. Figura fondamentale in Argentina, piuttosto importante in Italia, in alcuni posti (ad esempio in Belgio, ma anche in molte milonghe parigine) è assolutamente sottovalutato, e sostituito da cd e compilation artigianali. Inutile dire che gli effetti (disastrosi) di questa incuria si vedono eccome!

tanda – È l’insieme di tanghi, milonghe o vals (v. voci) che costituisce un nucleo organico per tipologia, autore, epoca, stile. Le varie tandas vengono separate da una cortina (v. voce), e vengono ballate dalla stessa coppia di ballerini, dall’inizio alla fine (salvo incidenti...). Solitamente, i brani che compongono una tanda di milonghe sono tre, quelli che ne compongono una di tanghi o di vals sono quattro (ma possono essere anche tre); questo perché le milonghe sono fisicamente più impegnative degli altri due. La successione tipica delle tande è questa: tanghi – tanghi – milonghe – tanghi – tanghi – vals, ma si possono trovare musicalizadores (v. voce) che preferiscono lo schema: tanghi – milonghe – tanghi – vals.

tango nuevo – È uno stile di ballo e un tipo di musica. Il primo è molto giovane: risale agli anni Novanta; nato a Buenos Aires, si è diffuso particolarmente a Parigi. Caratterizzato da una grandissima fluidità e da frequenti cambi di direzione, i ballerini che scelgono il tango nuevo danzano quasi senza abbraccio, distanti e, in un certo senso, complementari e contrapposti. La musica nueva nasce ben prima del ballo, dalle contaminazioni di Astor Piazzolla. Oggi è particolarmente diffuso l’uso di strumenti e sintetizzatori elettronici.

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