Titolo volutamente provocatorio, suggeritomi da... Google. Sono andata sul motore di ricerca, ho digitato "
come farsi invitare in...", e lui mi ha gentilmente suggerito come finire la frase: "...
da un uomo in milonga".
Evidentemente,
non sono l'unica che ha difficoltà, nonostante i dieci anni di tango ai piedi.
Ma partiamo dall'inizio, chiediamolo a un principiante qualsiasi, cosa sia la cosa più terribile in milonga: ci risponderà sicuramente che uno degli ostacoli più ardui è riuscire a invitare e farsi invitare. E questo a prescindere dal sesso: è difficile sia per gli uomini che per le donne.
Vi dirò di più: ogni volta che mi sembra di aver perfezionato la mirada, e sono elettrizzata magari da alcune serate particolarmente "ballerine", riprecipito nella desolazione con una serata "no", in cui
mi sento praticamente invisibile.
Non sono ricordi così lontani: è successo sabato scorso.
Come mai è così dura farsi invitare in milonga?
E, soprattutto, come fare per riuscirci?
Cominciamo dalla difficoltà. Secondo me, ci sono diversi ostacoli da superare, per riuscire a farsi invitare:
- un ostacolo psicologico
- un ostacolo tecnico
- un ostacolo logistico
L'ostacolo psicologico
L'ostacolo iniziale - il maggiore - è quello psicologico.
Parliamoci chiaro: a meno di non essere degli animali da palco o dei commerciali nati, da che mondo è mondo
rompere il ghiaccio con una persona sconosciuta è molto difficile.
Perché si mostra vulnerabilità, ci si deve esporre senza avere la garanzia che anche l'altra persona faccia lo stesso. In altre parole,
si rischia la figuraccia, e ogni santa volta è un salto nel buio: non ci sono anni di esperienza che tengano (esistono delle reti di salvataggio, però, come vedremo più avanti).
L'ostacolo tecnico
Un ostacolo da non sottovalutare è poi quello "tecnico", vale a dire che spesso
non conosciamo gli strumenti per ovviare alla nostra incapacità di rompere il ghiaccio, perché in
milonga valgono
regole che non sono le stesse del mondo che sta "fuori". Esiste uno specifico
galateo del tango, il cosiddetto
código milonguero.
È come andare in Inghilterra, conoscere la lingua alla perfezione, ma non sapere che lì si guida a sinistra: provate a attraversare la strada restando incolumi! Conoscere la lingua vi aiuterà solo fino a un certo punto, in questo caso.
Lo stesso vale per il tango: potete avere una tecnica eccellente, ma se non conoscete
i meccanismi che regolano la milonga, intesa come gruppo sociale, e non applicate le norme del
galateo della milonga, sarà difficilissimo riuscire a ballare.