martedì 1 dicembre 2015

Una milonga porteña... a Rovigo

"La Milonga Porteña", foto di Sergio Caselli
La Milonga Porteña di Rovigo è un'istituzione, in Veneto e non solo. Quest'anno festeggerà i 9 anni di vita, e li porta benissimo!
"Creatura" di Elisabetta Cavallari, affascinante e intransigente padrona di casa, la Porteña è l'equivalente di un ristorante stellato: esclusiva, élitaria, la parola d'ordine è "qualità". Qualità della musica, del tango, dell'atmosfera. E quindi, ça va sans dire, dei ballerini: pochi ma buoni, e soprattutto equamente divisi tra uomini e donne. Scusate se è poco!
La Porteña è, come si legge sul sito, «non un locale prestato al tango, ma nato per ballare il tango argentino applicando “los codigos milongueros” delle migliori milonghe di Buenos Aires». Questo significa, senza possibilità di deroga, mirada, cabeceo, ronda (ordinata), tande e cortine (curate).

Sono andata di recente alla Porteña, dopo alcuni anni, per una milonga pomeridiana. Per il mio omino tanguero era la prima volta. Abbiamo prenotato una settimana prima (per aiutare l'organizzazione vi consiglio assolutamente di farlo!), e siamo arrivati un'oretta dopo l'apertura: con calma, convinti che non ci sarebbe stato ancora nessuno... ebbene, questo è stato un errore (soprattutto per me!). La sala era già quasi piena, e piena di donne (gli uomini se la sono presa comoda, tanto hanno vita comunque più facile, in milonga). 
Dato che - con una scelta molto intelligente e democratica - qui vige la regola che chi prima arriva, meglio alloggia”, i posti migliori, in prima fila, erano tutti occupati. 

E che ve lo dico a fare? Io mi sono consolata con un tatticissimo posto attaccato al buffet.


Frame in bianco e nero dal video "3° Milongueando Italy", di Rovigotango

In ogni caso, alla Porteña l'atmosfera è positiva, rispetto a una milonga “normale” si percepisce subito che non ci sono persone che fanno da tappezzeria loro malgrado. Salvo un unico caso negativo (che ho liquidato con uno «Scusami, ma sto cercando di invitare un altro»), le mirade sono l'unico modo per invitare e essere invitati, il che significa che se una donna non vuole ballare con un ballerino, non lo farà!

Bilancio della serata? 
  • 15 tande ballate,
  • oltre 6 ore di bella musica,
  • 1 musicalizador bravissimo (Filippo Giacomelli, W Lomuto!)
  • 14 tangueri ballati,
  • 854 cattiverie pensate,
  • 467 cattiverie dette (oh, sono malvagia. Lo so e non faccio nulla per nasconderlo!), 
  • 1 innamoramento (ah, i triestini!),
  • 3 mandarini,
  • 1/2 fetta di salame al cioccolato e
  • innumerevoli mini-tramezzini mangiati.

(Be', ve l'avevo detto che ero vicina al buffet, no?)

4 commenti:

  1. Ti ringrazio per aver dedicato il tuo tempo per scrivere questo articolo, tra l'altro anche divertente !
    Felice che che tu abbia trascorso un bel pomeriggio !! Arrivederci a presto allora :-)

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    Risposte
    1. Grazie a te! Non so esattamente chi sei, ma è stato un piacere reciproco! :) A presto in Porteña.

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    2. Eri nientemeno che Elisabetta la padrona di casa! :) Grazie ancora, a presto!

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  2. Aspetteró ancora un pó prima di andarci...

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