sabato 6 febbraio 2016

Un grande classico: il sabato al Contatto Club di Spinea

Ballo il tango da quasi dieci anni, e da quasi altrettanti frequento, a fasi alterne, il Contatto Club di Spinea.
Come tutte le grandi storie d'amore, è un amore che ogni tanto è fatto di incomprensioni, malumori, fastidi... ma alla fine si torna sempre a fare la pace.

Ecco, la mia personale "pace" con il Contatto l'ho fatta durante queste feste di natale.


Una bella serata di tango sociale al Contatto Club: abbracci e sorrisi.
Una bella serata di tango sociale al Contatto Club: abbracci e sorrisi.

Ma partiamo dall'inizio.
Manco dal Veneto da un bel po', e quindi ne frequento le milonghe in maniera saltuaria, dopo alcuni anni di amore assiduo e fedelissimo.
Quando me n'ero andata, però, all'incirca due anni fa, ero delusa da questa storica milonga dell'entroterra veneziano. In effetti, due anni fa ero delusa dall'ambiente del tango veneto in generale, e anche questo sentimento (oltre a quella cosuccia di poco conto che si chiama lavoro) ha contribuito alla mia decisione di volare verso altri lidi: Milano, nella fattispecie.


Cosa c'era che non andava?


Non la qualità tecnica del ballo, che in Veneto è sempre stata piuttosto alta.
Non la musica, che è sempre stata curata dai migliori musicalizador.

A dispetto di quello che cercavano programmaticamente e disperatamente gli organizzatori, quello che mancava era la dimensione sociale del tango.

Mi spiego.

Per me il tango è bello in quanto sociale: è un momento di condivisione, di apertura all'altro, di esplorazione e di conoscenza dell'altro, di generosità e di emozione.
Questo si traduce, concretamente, nella disponibilità di tutti i ballerini a condividere e a condividersi, superando timidezze e pudori, e coinvolgendo tutti nel loro abbraccio.
Quando dico "tutti", ovviamente, non intendo "tutti i miei amici", o "tutti i miei compagni di ballo preferiti", ma - soprattutto - le facce mai viste, gli spaesati, i cuccioli di tanguero che si vede lontano un miglio che è la loro prima volta in milonga.

Ebbene, questo al Contatto non capitava più. Se non facevi parte di un'élite, era difficilissimo riuscire a invitare o a farsi invitare.

Io, che pur ballando da una vita tendo a non fare tante PR in milonga, lì non riuscivo a farmi invitare, o quasi: due o tre tande stentate con amici storici che ballavano con me, con ogni probabilità, solo perché mi conoscevano.

Il Contatto, il mio amato Contatto, il Contatto della mia gioventù tanguera, era diventato una milonga incestuosa!

[Per approfondire il concetto di "incesto" nel tango, vi consiglio l'illuminante articolo di Ultima Tanda: Tango sociale: del codice, incesto e linguaggio del corpo, di José Carcione (el de la quimera).]

Tornandoci di recente, però, ho avuto una bellissima sorpresa. Anzi due.


La prima è che sono stati fatti dei lavori di ammodernamento ai locali, che ne hanno guadagnato molto in dimensioni e comodità, pur mantenendo quell'atmosfera un po' porteña un po' disco anni ottanta che caratterizza da sempre il Contatto.

La seconda è che è ricomparsa la dimensione sociale del tango: sorrisi, abbracci, apertura e generosità. Non ho idea di quale miracolo sia successo, ma è successo.

La serata trascorsa al Contatto è stata una delle più spensierate e gioiose degli ultimi mesi.


La spiegazione che mi sono data, anche valutando le più che positive esperienze in altre milonghe venete, è che le scuole, i maestri, le associazioni, si stiano impegnando con successo a diffondere la cultura del tango, e non solo la tecnica di ballo. E finalmente i tempi e i tangueri sono maturi per raccogliere questi insegnamenti.

Del resto, a nessuno serve saper ballare benissimo, se poi nessuno vuole ballare con lui, no?


E ora raccontatemi le vostre esperienze, belle e brutte. Contestate, se vi va o non vi riconoscete in questa esperienza. Aspetto i vostri commenti!

2 commenti:

  1. Stefania paco perez23 marzo 2016 alle ore 16:18

    Cara Elena una serie di coincidenze mi hanno portato a trascorrere una meravigliosa serata al Contatto Club di Spinea, tra queste l'aver letto l'articolo che hai dedicato ad una tua serata trascorsa in questo storico locale di tango. Le tue parole mi hanno trasmesso emozioni e curiosità, e così è stata anche la mia esperienza , bella che ripeterò! Ho osservato, percepito, ballato , attenta a ritrovare le tue descrizioni .E' vero che durante la serata ho lavorato alla mia esposizione di abiti ma quando fai qualcosa che ti piace si traduce in divertimento e se il tuo divertimento preferito è i tango e lo scegli anche come ispirazione di una linea moda per il ballo , si apre un universo . Ti ringrazio Elena Panciera che spero di incontrare presto. Anch'io ho dedicato un ricordo nel mio sito alla bella serata trascorsa al Contatto Club il 12 marzo 2016 con Silvana Miotto e tdj Paolo Gasparrini e soprattutto ho rivolto un ringraziamento a te che mi hai aiutato a scoprire una milonga davvero particolare, dove ho incontrato persone sorridenti e accoglienti dove il tempo è trascorso meravigliosamente tra sorrisi e abbracci! Adesso che ti ho scoperto , continuerò a seguirti! Stefania

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    1. Stefania, che emozione! Sono andata a vedere il tuo blog, che belle le tue creazioni, voglio una gonna (almeno)! Spero che ci conosceremo presto in milonga. Sono contenta che tu ti sia trovata bene al Contatto, è un locale veramente storico, e lo amo molto.
      A presto, un abbraccio!

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