mercoledì 11 maggio 2016

Come non farsi rifiutare da una donna in milonga

Care amiche, ma soprattutto cari amici, eccomi qui con il post gemello di Come farsi invitare da un uomo in milonga, che tanto vi è piaciuto (grazie!!!).

Ve l'avevo promesso, e quindi vi offro il mio punto di vista cinico e femminile (in effetti, questi due termini potrebbero essere sinonimi) sui motivi che portano una donna a rifiutare un invito in milonga e su come fare per evitare che succeda. Eh sì, perché noi ci lamentiamo tanto che non balliamo abbastanza ma ci concediamo comunque il lusso, ogni tanto, di dire di no.

Ma analizziamo bene il fenomeno, a partire dal perché una donna rifiuta un invito. Ovviamente, come al solito, parto dalla mia esperienza personale e poi la allargo a quella delle mie amiche, per cui sentitevi pure liberi di dissentire: non mi offenderò.
Secondo me, i motivi principali sono questi quattro:

  • perché ha male ai piedi
  • perché sta cercando di invitare con la mirada un altro ballerino
  • perché non le piacete (abbastanza)
  • perché capisce di essere una seconda scelta


Tanguera che non balla in milonga
Milonga, foto di Ioiez Deniel, su licenza CC BY


Ha male ai piedi

Nel mio caso, è il motivo principale. Ho dei piedi delicatissimi, purtroppo, soffro di alluce valgo e una serie di patologie del piede non meglio identificate ma comunque dolorosissime, e ballare su 10 centimetri di tacco non aiuta. Metteteci pure che magari ho camminato tutto il giorno - vado a ballare soprattutto nel weekend oppure quando sono in vacanza, e di giorno non sto seduta a riposarmi ma esploro la città dove mi trovo in lungo e in largo! - e la frittata è fatta. No, non ditemi di rinunciare ai tacchi, da quell'orecchio lì non ci sento proprio. ;) Insomma, ho bisogno di pause frequenti, soprattutto dopo tande di milonga o vals, oppure dopo che ho ballato con uomini un po' poco delicati, e in ogni caso ho una "durata" di un paio d'ore massimo in un'intera serata, devo essere oculatissima nel gestire le forze.

Sta cercando di invitare con la mirada un altro ballerino

Io ci tengo molto alla mia piccola parte attiva nel processo di invito, per cui se sto mirando un uomo in particolare, il fatto che qualcuno mi si piazzi davanti facendo segnali che manco un naufrago su un'isola deserta per farsi notare da una nave all'orizzonte mi infastidisce, e non poco. E devo essere proprio particolarmente di buon umore per accettare. Sarà capitato tre volte nella mia vita. E capiterà sempre più raramente perché con la vecchiaia sto diventando sempre più acida.

Non le piacete (abbastanza)

Capita, no? E bisogna farsene una ragione. E del resto la cosa è reciproca: pure voi avrete alcune ballerine con cui proprio non vi va di ballare, così, a pelle, o magari perché - dopo averle accuratamente studiate - vi siete resi conto che non ballano lo stile che piace a voi, o che hanno movimenti troppo bruschi, o che si vestono in un modo che non vi garba, o che hanno i capelli unti, o che sono troppo truccate... Oppure delle ballerine con cui avete pure ballato, una volta o due, o in passato, ma poi con loro non vi siete più trovati bene e quindi preferite non invitarle più. Ecco, capita anche a noi. Punto.

Capisce di essere una seconda scelta

A nessuno piace essere la scelta di ripiego. Tanto meno a una donna. Quindi state molto, ma molto attenti a quello che fate: se vi avvicinate a un tavolo per invitare una ballerina, e lei vi dice di no, non sognatevi nemmeno di invitare la sua amica seduta a fianco: potrebbe essere l'ultima cosa che fate. Altra cosa di pessimo gusto: fare il giro della pista, provando a invitare donne a caso. Guai a voi! Cercando di massimizzare il risultato con il minimo sforzo, finirete per non ottenere assolutamente nulla, e anzi rovinarvi la piazza (per sempre). Ogni donna vuole essere unica: fatela sentire tale.


Questi, secondo me, sono i quattro motivi principali per cui noi donne diciamo di no a un invito.
Andiamo ora a analizzare come si può evitare di arrivare alla punto di ricevere un "no, grazie" come risposta (imbarazzante per entrambi, vi assicuro).
Scusatemi poi se ogni tanto sembra che parli a dei mostri insensibili e senza cuore: voi sicuramente non siete così, ma conosco tanti uomini che frequentano le milonghe per motivi diversi dal voler trascorrere una piacevole serata danzante o dal voler condividere dei bei momenti insieme a altre persone.

1. Osservate le donne

L'osservazione è assolutamente imprescindibile per un uomo in milonga. Lo so, le ballerine sono tante, sono tutte carine, tutte vestite bene, sembra che siano lì solo per voi... e in parte è così, ma non sono oggetti da usare per soddisfare il vostro ego o la vostra voglia di ballare, ma persone che sono lì con le motivazione più diverse, e che nella stessa serata vivono momenti e sentimenti diversi: esaltazione per aver ballato una tanda pazzesca, frustrazione perché nessuno le invita, timore perché è la prima volta per loro in milonga, ma anche tristezza perché hanno litigato con la migliore amica, volontà di autoaffermazione perché hanno appena scoperto che il proprio compagno fa il cretino con un'altra, gioia perché finalmente si sono riuscite a ritagliare un momento per sé, piazzando i pupi dai nonni...
Osservare le donne, captarne l'umore, leggere i segnali non verbali che mandano (apertura, chiusura, timidezza, ritrosia, sfacciataggine...), e poi provare a mettersi nei loro panni, significa essere a metà dell'opera.

2.  Osservate gli altri uomini

Ve l'ho detto, che l'osservazione è assolutamente imprescindibile? Bene, ve lo ridico. Serve anche a osservare i vostri competitor, i vostri avversari. Insomma, gli altri uomini! Come si comportano quelli che hanno più successo? Sicuramente avrete notato che non necessariamente sono i più bravi. Cos'hanno quindi di particolare? Quali sono le loro armi segrete?
Vi aiuto un po': sono galanti, sorridenti, profumati ma non troppo, vestiti in modo curato... ;)

3. Abbiate un aspetto irreprensibile

Nessuno pretende che siate degli adoni, anzi, sicuramente vi siete resi conto che in ogni milonga ci sono dei vecchini che non perdono un ballo e sono sempre accompagnati dalle milonguere più belle e brave. Probabilmente sono uomini che ballano da 30 anni e quindi ne sanno a pacchi, tangueramente parlando, ma sicuramente sono anche molto curati: hanno l'abito delle feste, e "sanno di buono", di pulito, di fresco. Insomma, riescono a trasmettere con il loro aspetto che si sono messi in ghingheri apposta per ballare con quegli esseri meravigliosi che popolano la milonga e che usualmente sono definite "donne". Voi dovete fare come loro.
Fate conto che ogni serata in milonga sia un primo appuntamento: dovete essere assolutamente perfetti, puliti e profumati.

4. Sorridete

Vale per le donne, vale pure per gli uomini: il sorriso è l'arma più potente che avete. Può essere un sorriso timido o spavaldo, buffo o titubante, ma se lo indossate diventerete immediatamente (quasi) irresistibili.

5. Siate realistici

Ok, ballare con la tipa alta un metro e ottanta, bionda, fisico da modella e grazia di un cigno, che magari casualmente è pure una maestra russo-argentina di fama internazionale, è il sogno della vostra serata. Ma con ogni probabilità è il sogno anche di tutti gli altri ballerini. E con altrettanta probabilità lei ne è perfettamente consapevole, per cui - visto che le tande in una serata sono limitate - si prenderà il lusso di scegliere con chi ballare. Ergo, se non siete particolarmente bravo, particolarmente affascinante o almeno particolarmente bello potreste (badate bene: potreste, mai dire mai) non avere troppe chance di ballare con lei.
Quindi, che fare? Be', v. punto 1, che non si sa mai. Ma poi, in ogni caso, un po' di sano realismo non guasta, per cui dedicate le vostre attenzioni e energie a qualche obiettivo meno ambizioso ma magari più a portata di mano.

6. Siate galantuomini

Punto che si lega strettamente al punto precedente. Siamo tutti d'accordo che ballare con la tipa fighissima e bravissima sarebbe meraviglioso. Ma... giusto nel caso non ci riusciste... provate a rivolgere il vostro sguardo e la vostra attenzione verso la tipa in terza fila, sola soletta (forse nuova o principiante?), con palesemente molta voglia di ballare perché si continua a guardare intorno con aria speranzosa. Non è bellissima? Né giovanissima? Né scosciatissima? Non importa il suo aspetto.
Sorridetele, e invitatela a ballare: sarà molto difficile che vi dica di no, sarà molto felice dell'invito e pure nel caso sia molto più brava di voi sarà incline a perdonarvi errori e incertezze. E voi vi sarete assicurati un'amica di tango che non vi dirà mai di no.

7. Badate bene a quello che fate e a come vi comportate, sempre

Perché le donne parlano tra di loro, si raccontano le loro esperienze e le loro impressioni, e se ne trattate male una, potreste ricevere una sfilza di "no" da tutte le sue amiche. Io con uno da cui sono stata messa in guardia non ballo per principio: qualcuno puzza, altri stringono troppo e mettono le mani dove non dovrebbero, e poi ci sono i temibili "frullatori", o quelli che vogliono insegnarti i passi, o quelli che ti sudano nel decolleté: lungi da me.

8. Non sembrate disperatamente a caccia di una donna

Questo ci insospettisce subito. Perché un uomo garbato, gentile, che balla decentemente, dovrebbe essere così disperatamente a caccia di una ballerina? O è un maniaco, oppure è uno che ha qualcosa che non va (ehi, è un consiglio che vale pure nella vita reale, se siete in cerca di una fidanzata!). Quindi, anche se siete DAVVERO disperatamente a caccia di una tanguera perché è tutta la sera che vi danno il due di picche, fingete nonchalance e ostentate un po' di sicurezza. A noi donne gli uomini sicuri (non troppo, il giusto!) ci piacciono sempre.

9. Vestitevi da tanguero

Ecco, tasto dolente. In milonga, reparto maschile, se ne vedono davvero di tutti i colori (ARGH!).
Tenete presente questa cosa, che ogni volta che la dice il mio omino, acuto osservatore e dotato di sense of humour britannico, mi scompiscio dalle risate, ma è abbastanza vera: tanto più un uomo si veste di nero, in milonga, quanto più è bravo a ballare. Se uno è in total black, significa che è bravissimo. Se poi ha pure le scarpe da tango bicolori, quelle bianche e nere, allora è proprio un maestro.
Si scherza, suvvia... ma non così tanto. Se vi vestite con la "divisa da tanguero" (camicia nera, pantaloni neri larghi, eventualmente giacca o gilet), avete un po' di probabilità in più di sembrarlo, e quindi di ricevere un "sì" come risposta da una donna che magari non vi conosce. L'abito ogni tanto fa il monaco...

9bis. Evitate fumo, aglio, cipolla, vino o birra...

Ovviamente non è possibile che una donna vi dica di no perché avete un odore sgradevole, semplicemente per il fatto che quando la invitate siete troppo distanti e quindi questo non può essere dirimente nella sua scelta di ballare con voi oppure no.
Tuttavia, uno dei pochissimi uomini che abbia mai mollato in mezzo a una tanda è un signore che puzzava talmente tanto di sigaro che stavo per svenire. Non ce l'ho proprio fatta, l'ho mollato dopo un tango. E gli ho anche detto perché.
Per questo motivo, quindi, inserisco questo punto 9bis: un po' perché potreste ricevere un "no" in differita per un motivo come questo, addirittura più traumatico del "no" diretto e preventivo. E poi perché dovete sempre tenere presente il punto 7: le donne parlano tra loro, fate attenzione.


Rassegna finita, che ne pensate? Altro da aggiungere? Sono stata troppo cattiva? ;)
Spero come al solito di avervi dato qualche spunto utile e interessante e di non avervi annoiati troppo.
E ora... spazio ai commenti!

14 commenti:

  1. Brava!! Scrivi molto bene e pure cose condivisibili: una rarità!!! Attendo con ansia il decalogo per mettere alla gogna quelli che girano in pista zigzagando e/o doppiando, in meno di una tanda, tutte le coppie. Un abbraccio virtuale, Luca

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    1. Ciao Luca, grazie! :) In effetti, se hai dato una scorsa ai miei post passati, sto pian piano costruendo un bestiario del tango, e quelli che dici tu mi mancano. Mi segno l'appunto, per i prossimi post! Un abbraccio a te.

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  2. Sono un ballerino in erba ma condivido ed applico queste regole da sempre. Ho avuto un maestro che prima dei passi mi ha insegnato lo spirito della milonga.
    Questo mi ha portato un discreto successo e nonostante il numero limitato di elementi che conosco vengo spesso invitato con la mirada.
    io credo che la responsabilità di comportamenti scorretti non sia solo una questione di maleducazione ma anche di scarsa informazione da parte delle scuole
    Diego

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    1. Ciao Diego, benvenuto! Queste sono proprio regole di buonsenso, ancora prima che di informazione da parte delle scuole, e scrivendo questo post mi sembrava di dire delle ovvietà... ma poi mi sono resa conto che non lo sono: non per tutti, almeno, anche perché in milonga io questa gente la trovo! E quindi come mai su internet e Facebook sono tutti gentiluomini, e in milonga il maniaco/puzzone/maleducato si trova sempre? ;)
      Tu continua così. L'educazione, la cortesia e il rispetto pagano sempre (più se sei un uomo che una donna, mi sa, nel tango... se sei una donna contano anche altre cose, che ho descritto infatti in un post di qualche mese fa).
      Resta una grande verità: le scuole hanno molta responsabilità nell'educazione dei tangueri, uomini o donne che siano. Tu sei fortunato a aver trovato una scuola e dei maestri che ti parlano del tango e dello spirito della milonga, prima ancora che delle sequenze di passi.
      Ti auguro tutto il meglio!

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  3. Brava! molto ben detto tutto. Nel mio caso, ho la fortuna di non avere mai male ai piedi!! :-)

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    1. Beata te, Marina... io dovrei comprarne di nuovi, insieme alle scarpe. :D

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  4. No ho nessuno dei difetti elencati ,nonostante questo sono stato rifiutato perché non ballavo abbastanza bene ,vero il caso di chi si aspetta di essere invitata da un ballerino particolarmente bravo e dice di no agli altri per non perdere l'occasione.Anche le donne puzzano di fumo , aglio e sudano ,non per questo le pianto in mezzo alla pista ; se non sanno ballare sono paziente e faccio passi che lei possa capire.Si vede che sono migliorato ,nessuna ora mi rifiuta ,ma all'inizio ci sono rimasto molto male ,tenendo conto che non invitavo ballerine particolarmente brave.Mi sembra che gli uomini siano più tolleranti e pazienti.
    Giorgio

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    1. Ciao Giorgio! Sei davvero un ballerino prezioso da trovare, da quello che mi dici. Purtroppo però, te ne sei reso sicuramente conto anche tu, non tutti sono come te: proprio no! Forse tu hai quest'impressione, perché ti "scontri" maggiormente con noi donne e quindi sei costretto a confrontarti con tutti i nostri difetti (che ci sono, eccome!).
      Tieni presente però che nel tango (e anche nella vita, direi, ma non usciamo dal seminato) le donne sono in posizione più debole e passiva rispetto agli uomini, proprio per come è storicamente la cultura della milonga. Bada bene: non mi sto lamentando, è solo la constatazione di un dato di fatto. In milonga siamo più numerose, e abbiamo una parte meno attiva nella fase di invito. Questo ci porta automaticamente a dover subire delle situazioni che un uomo invece non necessariamente patisce quanto noi donne. E' proprio la legge del mercato: troppa offerta e poca domanda fanno sì che chi domanda possa dettare la legge.
      Questa è una situazione che, alla lunga, può essere pesante - te lo dice una che frequenta milonghe da dieci anni.
      In ogni caso, non me la sentirei di farne una colpa a quelle ballerine che, nonostante la situazione, dicono di no a un uomo per i motivi più diversi, come del resto non me la sentirei di farne una colpa a un uomo. Siamo in un paese libero, in una milonga libera, e se una ballerina vuole ballare solo con gente brava sono cavoli suoi; sicuramente sarà consapevole che il rischio è quello di fare da tappezzeria tutta la sera, oppure di non essere mai invitata da un ballerino, inizialmente rifiutato quando principiante, una volta che sarà diventato bravissimo.
      Insomma, tra le righe: la vendetta è un piatto che si serve freddo. Se qualcuna ti ha detto di no, è il momento di vendicarsi. ;P Scherzo! (Ma non troppo.)

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  5. Ottima analisi, concordo pienamente. Aggiungerei se posso. Se invitate una dama e ballando qualcuno vi dà un lieve calcio e poi vi chiede scusa, finito il pezzo, mentre sta per ripartire il secondo non mollate la vostra ballerina in pista per rincorrere il tizio che è un po' più in là per intavolare una discussione. Perché potrebbe succedere che al vostro ritorno la vostra ballerina non sia più lì in piedi ad aspettarvi in mezzo agli altri che ballano ma si sia data alla fuga. ( purtroppo è successo). E se eventualmente vi fosse capitato non giratevi attorno a cercarla dimenandovi dalla rabbia. Ma cercate di capire che forse il vostro atteggiamento non era consono e magari provate ad andarvi a scusare con lei. Sicuramente tutte le dame della sala hanno potuto osservare il vostro deprecabile comportamento e ne trarranno le conseguenze

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    1. Grazie Flashdance! Quanta saggezza poi nelle tue parole... Anch'io odio i "galletti da milonga". Anzi, mi sta venendo un'idea per un post della serie "Animali da tango"... :D

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    2. Leggo, rifletto, e penso che forse il tango è vissuto bene NON dai singoli, ma dalle coppie affiatate e felici , ripeto affiatate e felici che tutti questi problemi non ha… accantonato il tango da un po’,per forza maggiore, solo adesso medito sule frustrazioni, sui fraintendimenti, sugli angoscianti momenti che prima del tango non credevo di provare e che adesso ne constato l’esistenza.. ho letto di tutto sui vari benefici del tango, ma pochissimo su quanto anche male può fare… e ce ne sono molte di persone, se non la maggior parte, che si avvicinano al tango soprattutto perché magari il crudele destino li porta a sentire il bisogno di conoscere qualcuno, per avere una compagnia, magari innamorarsi o solo sognare scoprendo invece di fare i conti con un mondo ancora più crudele…
      beati chi vive il tango in modo sereno.. ne ho visti pochi… a tratti una gabbia di matti… molti gli esaltati… il tango come unico motivo di vita….
      adesso, che non ballo da un po’, se mi capita di ascoltare un tango di quelli tradizionali provo inquietudine… e la cosa è strana… non capisco…
      i miei ricordi belli, quelli meravigliosi, sono legati ad abbracci sentiti, delicati, sinuosi, leggeri, indisciplinatamente volteggianti… desiderosi di passione e libertà…
      ho provato bellissime sensazioni… meravigliose…
      .. il mio tango libero… sei tu…
      "non importa quanto tango c'è nella tua vita, ma quanta vita c'è nel tuo tango"
      …in attesa di tanghi migliori
      Miguel

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  6. Mah... Non so se gli uomini sono più pazienti, sicuramente meno stressati, possono aver timidezza a invitare, qui di non ballare, ma certo a loro non capita di desiderare da morire di ballare e sentirsi come trasparente. Le donne sono generalmente di più in numero, non sono loro a invitare, se poi non sono giovanissime o scosciatissime possono essere guai... Almeno qui in Italia. All'estero ho notato comportamenti diversi.

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