sabato 30 gennaio 2016

Milongario di febbraio: il calendario che ogni tanguero deve avere

Questo post è una lotta contro il tempo.
Come al solito sono in ritardo sul mio calendario editoriale, e sto scrivendo mentre sono a un corso sul copywriting (perché sono una blogger, oltre che una tanguera!).

Ma non posso, letteralmente non posso, lasciarvi senza il milongario di febbraio!

Come? Cos'è il milongario?


Il milongario è il calendario che ogni tanguero deve avere.
Non solo perché è bellissimo (modestia mia portami via), ma anche perché è super utile:
  1. perché vi lascia lo spazio di pianificare il vostro giro di milonghe, giorno dopo giorno, mese dopo mese;
  2. perché vi consente di ricordare le vostre serate (e quindi milonghe) memorabili, colorando il cuoricino apposito;
  3. perché rispolvera e ripresenta una citazione (a tema con il mese) da tanghi più o meno noti (questo mese, Carnaval, di Francisco García Jiménez)
Eccolo, potete scaricarlo e stamparlo in formato A4, e poi tenerlo sulla scrivania, attaccato sul frigo, o sulla porta di casa:


Il milongario di Raccontango di febbraio 2016



E non dimenticate di tenerlo aggiornato!

Forse vi siete persi il milongario di gennaio?
Eccovi il link diretto.

Fatemi sapere che ne pensate, come lo state usando, e soprattutto come migliorarlo.

Appuntamento a fine febbraio, per il milongario di marzo: vi aspetto!

martedì 26 gennaio 2016

Tango e business: 5 lezioni utili al lavoro che ho imparato ballando

Chi l'avrebbe detto che avrei scritto un post come questo, violando la sacralità dello spazio del "tango" e contaminandolo con quello del "business"?

Però è un po' che questo post mi frulla per la testa. Nella "vita vera" mi occupo di comunicazione e formazione, e devo ammettere di aver imparato delle lezioni davvero importanti per il mio lavoro, dalla mia esperienza di milonguera. Inoltre, sono convinta che le persone non vadano avanti procedendo per compartimenti stagni, ma che tutte le esperienze che fanno ne formino il carattere e la personalità, anche quelle legate alle proprie passioni. Anzi, soprattutto queste, direi.

Ebbene, ecco un po' di spunti. E come al solito, alla fine aspetto i vostri, nei commenti!

1. Senza "follower", non c'è "leader" che tenga

Ovvero, nel tango, senza seguidora puoi essere anche il marcador più bravo del mondo, ma rimani nello spazio virtuale della possibilità. Cioè, di fatto, non esisti, né come ballerino, né, a maggior ragione, come líder.
Si tratta di un concetto estremamente importante, nel tango come nel lavoro, dove tutti stanno a parlare di leadership e management (molto spesso a sproposito): per condurre, devi avere chi ti segue, e in ogni caso - aggiungerei - ti segue esattamente chi ti meriti
Se sei un leader capace, umile, che sa valorizzare i propri follower, ovvero i propri collaboratori, ne avrai tanti, bravi e affezionati, proprio come un ballerino bravo e che mette a suo agio la propria ballerina avrà la fila di donne che vogliono ballare con lui.
Se sei una persona dispotica, autoritaria, irrispettosa, il massimo che ti puoi aspettare è un gregge di pecore terrorizzate e succubi, che ti lasceranno non appena troveranno un po' di coraggio per farlo - o qualcuno più terrorizzante di te.


Coppia che si abbraccia sorridendo alla fine di un tango
Tango Couple, di Pedro Ignacio Guridi, su licenza CC BY

martedì 19 gennaio 2016

La Mimada a Milano: la milonga che ti coccola

Esiste a Milano un posto un po' magico, con un nome davvero poetico: è la milonga La Mimada. Che, per chi come me non conosce lo spagnolo, significa "la coccolata, la viziata".
La Mimada è una milonga tradizionale, di quelle dove ci si invita con mirada y cabeceo, le donne stanno da una parte e gli uomini dall'altra (per questo motivo, vi consiglio di prenotare e di arrivare per tempo, soprattutto se siete donne: la concorrenza per i posti migliori è agguerrita!).

Ballerini nella milonga La Mimada, a Milano
Ballerini alla Mimada, a Milano