Quale donna può affermare di non aver mai desiderato di aver rifiutato un invito, arrivato magari prepotentemente con un colpo sulla spalla, una volta che si sia trovata in mezzo alla pista, abbarbicata a un polipone puzzolente e forforoso, cercando di sopravvivere a calci e pestoni?
Ecco allora a voi un
prontuario di scuse garantite al 100% per rifiutare un invito indesiderato.
Dalla scusa più classica (che talvolta è pure vera) a quella più arzigogolata e
istruttiva, come togliersi dai piedi (anche per sempre) i ballerini più fastidiosi
e inopportuni della milonga!
1.
Mi spiace, ma... ho male ai
piedi.
È la
scusa più gettonata in assoluto, talmente è verosimile. Ormai però gli uomini
hanno mangiato la foglia, per cui molto facilmente torneranno a invitarvi dopo
un po’; ma può anche capitare che si offendano a morte per la sua banalità, e
allora non li vedrete mai più.
2.
Mi spiace, ma... sto
raccogliendo le forze per dopo, sono esausta.
Anche
questa scusa è molto gettonata e verosimile. Certo, se manca un quarto d’ora
alla fine della serata verrete smascherate facilmente.
3.
Mi spiace, ma... stavo giusto
per andare a incipriarmi il naso.
Scusa
leggermente démodé, ma sempre piena di
grazia. Ovviamente, non serve che andiate davvero a incipriarvi il naso, in bagno potete fare quello che volete, basta
perdere quei 5 minuti.
4.
Mi spiace, ma... sto
aspettando un’amica.
Scusa
tranquilla, che non garantisce però il successo al 100% durante l’intera
serata: l’inopportuno potrebbe tornare alla carica più tardi, magari pure con
la vostra amica.
5.
Mi spiace, ma... sto
aspettando un amico.
Variante
leggermente più efficace (e maligna) della precedente: gli uomini in milonga si
sentono sempre galletti nel pollaio, quindi ribadire la presenza di un ‘amico’
uomo al vostro fianco scoraggerà l’importuno dall’invitarvi ancora.
6.
Mi spiace, ma... ballo solo Antonio
Bonavena/Francisco Rotundo/José Servidio (o qualsiasi direttore o compositore
misconosciuto...).
Fate
un giro su todotango.com per prendere ispirazione. Questa scusa non
funziona se il seccatore è un fissato di musica e la conosce più di voi; onde
evitare che torni a invitarvi durante la serata, quando parte la tanda di Antonio Bonavena/Francisco Rotundo/José
Servidio, mettetevi d’accordo con il musicalizador.
7.
Mi spiace, ma... ho fatto voto
di castità tanguera, posso ballare solo con mio marito.
Questa
scusa non dà spazio a fraintendimenti. E del resto, se il tango è una
religione, perché non dovrebbe avere i suoi fanatici?
8.
Mi spiace, ma... ballo solo
con gli uomini vestiti a pois rossi e
verdi, con la cresta punk.
Scusa
quasi lirica, anche perché consente una grandissima libertà espressiva:
potreste voler ballare solo con clown con sei dita, pirati con una gamba di legno, pompieri in divisa...
9.
Mi spiace, ma... non sono una
campionessa di apnea, non credo di farcela 10 minuti senza respirare.
Scusa
sottilmente insinuante, forse al puzzone
cronico potrebbe servire una scusa più esplicativa. Ma in fondo, se non si
lava, fatti suoi. Basta che non pretenda di ballare con voi.
10.
Mi spiace, ma... sono
allergica alla forfora.
Non
si può provare nient’altro che venerazione nei confronti delle caritatevoli
sacerdotesse della dea Igiene che usano questa scusa, sacrificando la loro
potenziale tanda in nome di un Bene
superiore, avendo ripercussioni positive per l’intera comunità delle ballerine!