lunedì 2 novembre 2015

Mutande da tango - Tango Underpants

Che mutande usate quando ballate il tango? I mutandoni della nonna, oppure mutandine di raso e pizzo? (Vale anche per gli uomini: slip bianchi lisi o boxer neri super sexy?)


Se la risposta è "Tanto, non importa a nessuno", allora continuate a leggere: questo post fa per voi.

"Tanto, nessuno le vedrà tranne me": è così che risponde la protagonista di Tango Underpants (letteralmente, "mutande da tango"), corto diretto da Khrob e Miranda Edmonds a partire da un racconto di Carolyn Swindell.





La storia è semplice: Carolyn, una biondissima ragazza australiana, va a Buenos Aires; pochi fronzoli, tante mutande della nonna (tutte in serie) e zaino in spalla. Inquieta, si capisce che è alla ricerca di qualcosa. Ben presto si ambienta nella capitale, e scopre il tango per strada, attraverso l'abbraccio di una coppia di anziani che balla. Affascinata, quando l'uomo la invita, scappa.
Il virus del tango ormai l'ha contagiata, anche se lei ancora non lo sa. A far emergere questa consapevolezza ci penserà la proprietaria di una boutique (interpretata da Mirta Busnelli, famosissima attrice argentina di telenovele), che insieme a un meraviglioso abito da tango la convincerà a comprare anche un paio di mutandine rosse. Inutile dirvi che, a questo punto, la nostra Carolyn accetterà l'invito dell'anziano milonguero e esibirà con orgoglio le sue incertezze da ballerina novella e pure le mutande nuove.

La storia è semplice, sì, ma non banale. Racconta una trasformazione, un viaggio, dove la mutanda è metafora della scoperta di sé, e il tango è il mezzo attraverso cui avviene.

Ebbene, il tango ha davvero questo potere magico: fa entrare in contatto con la parte più nascosta e profonda di voi stessi, con le paure legate alla percezione che avete del vostro corpo, dei vostri movimenti, della vostra femminilità o virilità. E pian piano le annienta.
Con un lavoro costante e sorprendente, da brutti anatroccoli vi scoprite cigni, così, d'un tratto, e scoprite di meritarvele, quelle mutande sexy.

Perché non si può mai sapere chi le vedrà... magari il principe o la principessa azzurri. O magari, semplicemente, già il fatto di sapere di averle addosso è una coccola e un premio, il simbolo di quanto siete preziosi per voi stessi.

2 commenti:

  1. Sempre box neri supersexy! Ballo molto meglio. Ma comunque gli slip bianchi non li ho! :)

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    1. Stefano, questo tuo prezioso commento me l'ero perso. BRAVO! Abbasso gli slip bianchi semitrasparenti! ;)

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